Le prime notizie frammentarie di un convento in questa parte della città risalgono al 1339; nel 1343 gli eremitani di Sant’Agostino, provenienti dal Bosco di Savona, si installano nella già esistente chiesa di Santo Stefano presso la Quarda, subito al di fuori delle mura cittadine; nel 1370 gli stessi frati fondano, questa volta all’interno delle mura, il monastero di Sant’Agostino. Rilevanti strutture precedenti possono ancora oggi intravvedersi sotto gli intonaci successivi del complesso architettonico che, nel corso dei secoli, variò la sua destinazione d’uso fino a diventare carcere di Savona.
La “Società Savonese di Storia Patria onlus” in collaborazione con il “Ministero Istruzione, Università e Ricerca, Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria” e con il patrocinio della “Città di Savona” dell'”Agenzia del Demanio” e del “Fai, Delegazione di Savona” organizza – sabato 29 settembre 2018, sala Rossa del Comune di Savona, inizio ore 15.00 – un pomeriggio di studi dedicato al complesso architettonico savonese di Sant’Agostino, fino al 2016 carcere cittadino ed ora bene in corso di restituzione alla fruizione pubblica. Lo scopo dell’incontro è quello di fornire alcune informazioni generali sul complesso in vista del suo eventuale recupero.
La durata complessiva dell’incontro sarà di un paio d’ore. Di seguito si anticipano i nomi dei relatori: Massimiliano Caldera, Andrea Canziani, Rinaldo Massucco, Giuseppe Milazzo, Marco Ricchebono e Carlo Varaldo.
Programma del convegno sul convento di Sant’Agostino
Cronologia medievale del convento di Sant’Agostino
1339, prima citazione di un convento alla Quarda di Savona: ad faciendum fieri conventum Coarde (A. Nicolini, I primi registri contabili del Comune di Savona. Il Liber grossus e l’Exitus Massarie, Società Savonese di Storia Patria, Zetesis, I, Savona 2003, p. 51)
1343, trasferimento degli eremitani da San Bartolomeo del Bosco a Santo Stefano, situata presso le mura della Quarda: “ebbero nell’anno 1343 la chiesa di S. Stefano fuori delle mura verso il mare, tra S. Ponzio e la porta della Quarda, nella quale s’innalzo l’altare dell’arcangelo Raffaele, acquistato il podere di Raimondo Scossodato” (G. V. Verzellino, Delle memorie particolari e specialmente degli uomini illustri della città di Savona, I, p. 248)
1346, porta Sancti Agustini, olim vocata portam Coharde (Nicolini 2003, p. 51)
1347, aliqua mulier non faciat contractum in ecclesiis fratrum minorum et heremitarum Sancti Augustini (Nicolini 2003, p. 51)
1349, extra portam de Sancto Augustino (Nicolini 2003, p. 51)
1355, super ipsum murum eundo a porta Sancti Augustini usque ad portam Speroni (Nicolini 2003, p. 51)
1370, “presero dunque nell’anno 1370 un luogo dentro le mura della città, presso la stessa porta della Quarda, fondandovi la loro chiesa e monastero con due chiostri assai comodi, non ostante l’opposizione de’ religiosi de’ conventi e parrocchia che v’erano prima” (Verzellino, I, p. 249)
1384, il Comune dota la chiesa di San Raffaele (A. Nicolini, Savona alla fine del Medioevo (1315-1528). Strutture, denaro e lavoro, congiuntura, Novi Ligure 2018, I, p. 200)
1403, “Nicolò Grullo vi fabbricò il dormitorio” (Verzellino, I, p. 249)
1449, ristrutturata la chiesa di San Raffaele (Nicolini, 2018, I, p. 200)
1462, “vi si introdusse l’osservanza e s’unì con la provincia di Lombardia” (Verzellino, I, p. 249)
1467, “Gasparo Gavotto v’edificò il refetorio d’alto ed i suoi posteri il coro” (Verzellino, I, p. 249)
1484, assegnata in dote per la cappella i boschi di San Bartolomeo “ch’avevano in affitto” (Verzellino, I, p. 249)
XVII secolo, primi decenni, “vi si mantengono 17 frati, per l’addietro erano in più di numero, mercé alla copia delle elemosine che soprabbondavano da’ patroni delle navi all’arrivo del porto, divoti de’ suoi santi” (Verzellino, I, p. 249).