La comunità rurale di Calizzano ebbe una particolare evoluzione nell’ambito religioso, poiché nacque con una chiesa parrocchiale di origine benedettina, (monaci di san Pietro di Varatella) passata poi agli agostiniani ferraniesi, a loro volta commendati alla famiglia degli Scarampi, signori di Cairo.
Il convento dei Domenicani a Calizzano (1720 circa)
Queste vicissitudini generarono una presenza di varie giurisdizioni per cui la chiesa parrocchiale di santa Maria fu dipendente da questa famiglia, mentre la comunità utilizzava la chiesa di san Lorenzo nel Borgo, di proprietà comunale ma non titolare della parrocchia, con ovvie divergenze e contrasti dovuti alla sovrapposizione dei vari poteri.
In questo quadro, già di per sé abbastanza complesso, nasce la fondazione, forse ad opera del cardinale Carlo Domenico del Carretto come affermerebbe la tradizione, del convento domenicano della SS. Annunziata.
Il convento si inserisce nel quadro delle fondazioni domenicane dell’entroterra (Bagnasco e Garessio) e vive una vicenda particolarmente complessa, sino alla sua soppressione, avvenuta alla metà del ’600, con un successivo strascico diplomatico tra la curia e la corte di Spagna, che rivendica la proprietà del convento.
Il lavoro di Roberto Vassallo illustrerà nei dettagli una storia travagliata – evidenziando inoltre lo spaccato di una società rurale dell’entroterra e dei suoi particolari rapporti col potere spagnolo e con quello religioso della curia vescovile di Alba – nel corso di una conferenza, venerdì 28 ottobre 2016, alle 17.30, nel Salone di Storia Patria (via Pia 14/4, Savona).