L’iniziativa (a cura di Nico Cassanello e Rinaldo Massucco) è organizzata dall’ Associazione “Aemilia Scauri”, dalla Società Savonese di Storia Patria e dal Gruppo Escursionistico “La Rocca”. Quattro anni or sono i ricercatori Cassanello, Massucco e Rosella Ricci avevano ritrovato quanto rimane del quinto ponte (il pilone idrografico sinistro del Rio Scarrone, affluente del torrente Quazzola, e parecchi resti delle arcate crollate), già segnalato nel secolo scorso, ma mai posizionato né fotografato e da quasi un secolo, fino al 2020, non più localizzato né visibile, avvolto da un intreccio inestricabile di rovi e macchia mediterranea e riportato oggi alla luce (insieme con i resti del quarto ponte, nel greto del Quazzola) grazie al prezioso e indispensabile lavoro della Pro Loco di Quiliano, con l’infaticabile e certosina opera di Filippo Minuto.
I partecipanti dovranno essere dotati di scarponcini da trekking che non lascino scoperte le caviglie, considerato che bisogna camminare per 100 metri in mezzo a spuntoni di rovi e macchia mediterranea, lungo il percorso pulito, ma con vegetazione affiorante.
Ritrovo e partenza alle ore 15 dal posteggio accanto all’ingresso del Camposanto di Savona.