Di solito racconto le storie dei velieri che dalle nostre spiagge, dove furono costruiti, portarono i nostri vecchi in tutti i paesi del mondo.

Questa volta parlerò di una piccola canoa, arrivata a Savona da un paese lontano, che ha molte storie da narrarci.

Quando andavo al Nautico, tanti anni fa, davanti alla porta della classe Quinta Capitani, se non ricordo male, c’era una specie di vetrina–armadio con dei reperti storici.

Sono recentemente andato a visitare quella che si chiama Mostra Permanente delle Scienze Nautiche, tenacemente mantenuta dall’amico Francesco Ottonello all’ultimo piano di quello che ora è il Liceo classico, ma che per me e molti altri resta, nel cuore, il Nautico.

E la vetrina è ancora là.

La vetrina – foto dell’autore

E nella vetrina, ecco la piccola canoa che aveva fatto galoppare la mia fantasia di aspirante futuro capitano.

Nell’armadio sono raccolti tutti i reperti donati all’Istituto Nautico Leon Pancaldo dalla vedova del capitano Giacomo Bove, esaudendo le richieste dell’allora preside Ideale Capasso, famoso professore di astronomia.

Ma chi era questo Giacomo Bove? E perché questa canoa è stracquata a Savona? (…)

Piero Pastorino

Piero Pastorino, Una piccola canoa per andare lontano lontano lontano … (pdf, 3,8 Mb)

 

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